L'Ad del Monza Adriano Galliani ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport, edizione locale, ripercorrendo le tappe della sua gestione insieme a Berlusconi: "Il primo anno, arrivando a mercato chiuso, non si poteva fare molto di piu'. Il nuovo Monza possiamo farlo nascere il 1° luglio 2019, quando Berlusconi cominciò il progetto Milan parlando di scudetto e Coppa Campioni c'erano tanti scettici, lo stesso ora con il Monza. Siamo saliti dalla C, l'anno prossimo saliremo in A e il 1° luglio 2021 saremo in massima serie. Ora inizia la grande impresa, arrivare dove il Monza non è mai stato: Berlusconi vuole fare un regalo al territorio in cui vive mettendoci tante risorse, io ci metto passione ed esperienza. Il nostro progetto prevedeva la A in 24 mesi, abbiamo stravolto la squadra per vincere anche quest'anno, 13 acquisti e 20 cessioni: se non ci riusciamo abbiamo fallito. 

Io, nato a Monza da genitori monzesi, ci tengo particolarmente. Nel 1960 mi sono fatto 20 ore di pullman per lo spareggio-salvezza a Firenze con il Taranto. E certe trasferte in Calabria, in treno… Con orgoglio, perché Monza non è Milano: noi vogliamo rafforzarne l’identità, essere la squadra di tutta la Brianza. Proviamo a darle una gioia mai provata".

Poi prosegue: "Il nostro modello è l'Atalanta, abbiamo un ottimo allenatore che incarna il nostro credo: vogliamo una squadra propositiva, all'attacco, e il 4-3-1-2 si presta particolarmente bene. Non abbiamo paura di Inter e Milan perché noi abbiamo una provincia di 900mila persone con 55 Comuni".

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 11 ottobre 2020 alle 11:51
Autore: Redazione Tuttomonza
vedi letture
Print