Il campionato è ormai alle porte, il Monza va all'assalto della B. I biancorossi non si nascondono, l'obiettivo è uno soltanto, la promozione in Serie A. L'amministratore delegato delegato del club, Adriano Galliani, ha fatto un punto sul mercato, sulle ambizioni e sulla prossima stagione ai microfoni di Telenova.
"Mi dispiace da monzese, da tifoso pazzo di questa squadra, di non aver potuto festeggiare con i tifosi. Questi stadi sempre vuoti danno una tristezza infinita. Con lo stadio vuoto mi sembrano tutte amichevoli, non mi pare che siano della partite vere. Speriamo, almeno parzialmente, di ritornare presto ad una condizione di normalità. Nel frattempo stiamo facendo un sacco di lavori allo stadio. Abbiamo dotato di poltroncine anche alle curve. Quando abbiamo preso il Brianteo era uno stadio non agibile, ora sta diventando un gioiellino. Il prossimo anno se dovessero essere Serie A miglioreremo ancora. Spero che i tifosi siano orgogliosi di quello che stiamo facendo".
Anche in società c'è grande entusiasmo.
"Berlusconi è innamorato del Monza, mi chiama tutte le sere per chiedermi cosa sto facendo. Sero che un giorno non chiami per dirmi di fermarmi un attimo e non comprare più giocatori. Sono fortunato di avere un amico e un presidente che mi stimola a migliorare sempre di più. Quando ieri sera ho detto a Silvio che avevano preso di Frattesi, il nostro decimo acquisto, lui mi ha risposto di prendere anche l'undicesimo così facciamo una squadra intera".
L'undicesimo potrebbe essere Mancosu?
"Mancosu non è un obiettivo del Monza. Io non smentisco mai, in questo caso però devo dire che non è un nostro obiettivo. Abbiamo una squadra fortissima, possiamo stare anche così. Da qui alla fine, però, potremmo fare ancora un colpettino, una mezza punta".
Amichevole con il Milan, quali sono state le sue sensazioni?
"Io e Berlusconi abbiamo seguitola partita alla tv, non abbiamo potuto andare a San Siro a causa della positività del presidente. Mi è dispiaciuto da morire. Penso che abbiamo giocato molto bene, eravamo 2 a 1 fino alla fine. Questo è di buon auspicio. L'anno scorso abbiamo battuto il Benevento alla prima in coppa poi siamo andati a Firenze e nonostante la sconfitta ci siamo convinti di avere per le mani una squadra fortissima. Contro il Milan ho avuto le stesse sensazioni, mi è sembrato di avere costruito una squadra importante".
Ibrahimovic è sato a lungo una suggestione, con il Monza in A possiamo tornare a sognare?
"Quest'anno era un po' un gioco che facevamo con Ibra. Il suo ingaggio non è per il momento fattibile per il Monza. Se saremo in A un pensierino lo faremo, in B era impossibile. Ci siamo divertiti a sognare. Con Zlatan abbiamo un rapporto bellissimo. un rapporto di affetto, anche se per un anno non ci siamo parlati perché c'era rimasto male del fatto che l'avessi ceduto al Psg. Quella volta però fui costretto a darlo via".
Dal Milan al Monza, come è cambiato il suo lavoro?
"La mia passione per il calcio è totale. Io sono con il Monza, la squadra che ho sempre amato, non importa se ho fatto otto finali di Champions, quello che conta per me oggi è solo il Monza. La mia passione è sempre la stessa, prendere Maric o Van Basten non fa la differenza".
Chi è la favorita per la promozione?
"I bookmaker danno il Monza favorito, poi Brescia e Spal dietro a noi. Queste sono le quote, di solito ci azzeccano. Al momento ci danno così".
In A si parla di introdurre i play off.
"Sono innamorato di basket, uno sport che vive di play off. Sono qualcosa di eccezionale ma sono stato presidente della lega so come si è fa il calendario, non c'è spazio per giocare un play off con un campionato a 20 squadre. I calendari sono stra pieni è impossibile pensare di fare 38 partite e play off. Tenuto presente che non si scende da 20 squadre non ci sono le date".
Cosa ne pensa di Pirlo allenatore?
"E' venuto a Monzello appena nominato allenatore dell'U23 della Juve. Gli ho detto che avrebbe fatto carriera rapidamente. Quando nel sabato è diventato l'allenatore della Prima Squadra l'ho richiamato e ci siamo fatti una risata. Già in campo era un allenatore, studiava tutti gli avversari, non si fidava soltanto del suo talento. Anche per quello è diventato un grande campione. Sei, sette allenatori importanti di A e B sono tutti passati dal Milan. Si vede che siamo stati capaci di insegnarli qualcosa".
Il Milan può regalare qualche sorpresa?
"Speriamo. Io che di professione tifoso mi accontenterei di un Milan in Champions e di un Monza in A. Metterei subito firma".
Sarà il Monza ad aprire il campionato. Lei e Berlusconi sarete sugli spalti?
"Speriamo con tutto il cuore di esserci".
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