Cosa succederà al Monza ora che Silvio Berlusconi non c'è più? Sono molti i tifosi che se lo stanno chiedendo in questi giorni. La morte del Cavaliere ha sicuramente lasciato un vuoto incolmabile all'interno della società, che rischia ora di compromettere anche il futuro del club. Un'immediata cessione o un drastico ridimensionamento all'orizzionte?

La situazione attuale

Il Monza rimane al momento saldamente sotto l'egida del gruppo Fininvest (proprietario al 100% del club biancorosso). La figlia primogenita di Sivlio, Marina, che ricopre la carica di presidente ancora non si è espressa chiaramente ma un comunicato dell'azienda ha sottolineato la volontà di mantenere la continuità in tutte le attività, tra le quali c'è ovviamente anche il Monza

La garanzia di Galliani

Dalla C alla A in meno di 4 anni, quella del Monza è stata un'autentica cavalcata. Al primo anno nella massima serie la squadra di Palladino ha chiuso all'undicesimo posto, con numeri da record per una neopromossa. In questi risultati eccezionali c'è molto di Adriano Galliani. L'amministratore delegato, per oltre quarant'anni uomo di fiducia del Cavaliere, è per il Monza una garanzia. Dopo tutti gli sforzi fatti, l'impegno in prima persona e l'irrefrenabile passione per i colori biancorossi difficile che Galliani si faccia da parte. Ora che Berlusconi non c'è più, sarà lui, assieme al presidente onorario Paolo, a guidare il Monza. 

La famiglia

La famiglia Berlusconi intende onorare la memoria del suo illustre predecessore e il suo grande amore per il calcio. Galliani ne avrebbe parlato personalmente sia con Marina che con Piersilvio i quali gli avrebbero garantito che Fininvest non ha alcuna fretta vendere la società. La stagione che inizierà il 10 luglio, con il raduno e il ritiro a Pontedilegno-Tonale, sarà un'occasione per riorganizzare e pianificare il nuovo progetto Monza. Si punterà su una gestione diversa, più oculata, sul modello di Udinese e Sassuolo, che possa finanziarsi in gran parte attraverso l'acquisto e la vendita di giocatori, che punti ad una crescia sostenibile attraverso la valorizzazione dei giovani. Gli investimenti continueranno ad esserci, è in progetto la ristrutturazione del nuovo stadio pirmo passo per dare maggiore indipendenza e struttura al club.

L'interesse di fondi esteri

Oltre a essere promosso in Serie A e beneficiare dei diritti televisivi, il Monza ha migliorato la qualità e la quantità degli sponsor, diventando un brand allettante nel mondo del calcio. La cessione totale per il momento è esculsa ma è stato fatta, già prima della morte di Silvio Berlusconi, una valutazione complessiva per sondare il mercato. Possibile l'inserimento di uno o più partner, che possano immettere nuove risorse per la crescita del progetto. Si valuteranno concretamente eventuali interessi esterni da parte del mondo finanziario. Negli ultimi mesi alcuni fondi di investimento americani si sarebbero fatti avanti con una richiesta d'informazioni. Anche dal Medio Oriente un'offerta per acquistare parte pare essere arrivata. Non solo fondi ma anche magnati. Su tutti Evangelos Marinakis, attuale proprietario dell'Olympiacos e del Nottingham Forest, è circolato nel contesto del club. Tuttavia, la scomparsa di Berlusconi non accelera necessariamente il processo di vendita.

Si riparte da...

Partito dai bassifondi il Monza, soprattutto nell'ultimo anno, ha migliorato la qualità e la quantità degli sponsor, diventando un brand allettante nel mondo del calcio. La sua vicinanza a Milano non ha ridotto il bacino di utenza, anzi, ha portato un maggiore coinvolgimento della città e della provincia con il club. L'affluenza allo stadio U-Power è aumentata nel corso dello scorso campionato, e il numero di maglie e striscioni biancorossi depositati di fronte alla villa di Arcore, dove si è tenuta la camera ardente di Berlusconi, ne è un chiaro segno. Il Monza rappresenta un valore che continuerà ad esistere grazie all'eredità di Berlusconi e avrà un futuro promettente anche nel suo nome.

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 17 giugno 2023 alle 13:03
Autore: Stefano Pontoni
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