Giovanissimo, classe 2005, ma già con una grande storia di vita alle spalle. Matteo Galletti, attualmente portiere tra le fila delle giovanili del Monza, ha dovuto imparare presto cosa significhi cadere e poi rialzarsi, più forti di prima. E a dargli la spinta per farlo è stato proprio l’amore per il calcio. Matteo, originario dell’Elba, si trovava proprio sull'isola in vacanza, nell’estate del 2008, per la precisione nei pressi della spiaggia di Naregno, a Capoliveri, quando avvenne l’incidente che gli cambiò la vita. Ad appena due anni e mezzo fu investito da un’automobile mentre attraversava la strada. Furono attimi di terrore, ma per Matteo, per fortuna, tutto si risolse nel migliore dei modi, grazie soprattutto al tempestivo intervento dei sanitari. Certo, c’è stato bisogno di tre anni di fisioterapia per superare del tutto i traumi fisici, mentre per ritrovare la serenità di spirito ha dato un enorme contributo la sua più grande passione, giocare a pallone. Ma questo è solo l’inizio.

“Dopo essermi ripreso dall’incidente il calcio mi ha dato una motivazione in più e passo ogni giorno sui campi da calcio, sempre con lo stesso entusiasmo. Con il Monza mi trovo molto bene e con i mister preparati che ci sono sento di aver trovato il posto giusto per crescere. Se sono giunto fino a qui lo devo anche e soprattutto al mio procuratore, Edoardo Ermacora, che ad oggi mi segue con la Odemat Sport Service e che mi ha sempre dato ottimi suggerimenti e consigli sulla strada da intraprendere”. Sui prossimi obiettivi da raggiungere Matteo punta in alto: “Sogno la Nazionale Under 16 ed un esordio con la prima squadra del Monza, magari in Serie A”. Ed è proprio in Serie A che gioca il suo idolo: “Mi ispiro a Gigio Donnarumma e alla sua grande personalità”. Lo riporta TuttoCampo. 

Sezione: News / Data: Ven 12 marzo 2021 alle 09:27
Autore: Niccolò Anfosso / Twitter: @Nicanfo2000
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