Intervistato dal giornalista Diego Marturano sulle pagine de "Il Cittadino" da oggi in edicola, Fausto Marchetti (leader della "Curva Davide Pieri" biancorossa) si è espresso nettamente contro l'attuale Monza, puntando nuovamente il dito verso Adriano Galliani.

"Apprezziamo la vicinanza che ha sempre dimostrato con i tifosi nelle categorie inferiori, nei playoff ad Imola, poi a Perugia, un atteggiamento gioviale e contento per la salita con il Monza", ha detto Marchetti.

Che poi ha affondato il colpo: "In Serie A è tutto cambiato, si è creata una distanza abissale tra società e tifoseria - prosegue -. Dagli allenamenti a porte chiuse, all'apparenza da superbig: ci troviamo con un Monza demonzesizzato, anche le ultime uscite tra staff e dirigenza. Non è stata fatta neanche una conferenza stampa di chiusura, Galliani non è mai venuto a parlare pubblicamente. In questo quadro Fininvest ha fatto i miracoli, di fronte all'evidente fallimento del management sportivo".

Marchetti, sempre indirizzandosi verso il dirigente biancorosso, ha poi aggiunto: "Siamo grati a Galliani per aver avuto la capacità di portare Silvio Berlusconi a Monza, ma per tutto il resto dobbiamo doverosamente far notare che il suo giochino è costato parecchio e non è stato fatto nulla per programmare il futuro. Proclami di tornare subito in Serie A? Ci sentiamo presi in giro, sono solo chiacchiere".

Quindi la chiusura: "Se dovessimo scegliere tra Fininvest e Galliani, sceglieremmo Fininvest. Anche in visione di nuovi proprietari, auspicando sempre la presenza di manager italiani. Grati sì, ma il ciclo di Galliani a Monza per quanto ci riguarda è finito: sarebbe corretto stringersi la mano e dirsi addio. È il momento di un cambio di rotta".

Sezione: News / Data: Gio 12 giugno 2025 alle 12:40
Autore: Roberto Sabatino
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