Il Monza crolla a Perugia, sfuma all'ultimo giro la promozione in A. Brianzoli costretti alla lotteria dei playoff. Come arrivano a questo momento delicato. L'abbiamo chiesto al collega di 100x100Monza e nostro collaboratore Gianni Santoro.

La maledizione di Pozzetto continua a perseguitarci. Raggiungeremo mai la Serie A?

"Non credo a maledizioni e sortilegi, e non capisco come certi tifosi pensino che il Monza non voglia andare in serie A.  Con una proprietà come Fininvest la società non solo può arrivare in serie A, ma potrebbe addirittura competere per traguardi prestigiosi. Purtroppo il destino ci perseguita ogni volta che siamo lì a un passo, ma nella vita può accadere che la sfortuna prenda di mira qualcuno". 

Eri presente sugli spalti del "Curi". Cosa è mancato a Perugia?

"Secondo me il Monza non ha approcciato alla gara con il giusto spirito, lo spirito da grandissima squadra.   Ma certi limiti caratteriali il Monza li ha manifestati altre volte in campionato, lì dove serviva una prova di forza decisa e perentoria. Bisognava aggredire il Perugia già dai primi minuti: passando in vantaggio sarebbe stata tutt'altra storia. Certo il Monza aveva un impegno molto più difficile di quelli di Lecce e Cremonese, che hanno affrontato squadre non a caccia di punti importanti".

Con quale spirito affrontiamo i playoff?

"Lo spirito non è certo dei migliori, e a mio avviso Stroppa deve lavorare innanzitutto sul piano psicologico per ricompattare il gruppo e "liberare" la testa dei giocatori. Fondamentale sarà anche il risultato della gara di andata delle semifinali, anche la storia insegna che i play-off sono un'incognita fino all'ultimo".

Qual è l'avversaria più temibile? Il Monza ce la può fare?

"Sotto l'aspetto psicologico in questo momento sta meglio di tutti il Perugia, che ha acciuffato per i capelli l'accesso ai play-off. Certo ha solo una partita a disposizione, e per di più in trasferta contro il Brescia. Ma la squadra umbra ha tutto da guadagnare e giocherà una gara di alto livello secondo me. Il Monza deve ritrovare di colpo la personalità, una dote che spesso è mancata nei momenti cruciali del campionato, soprattutto negli scontri diretti".

Questione tecnica o atteggiamento mentale? Su cosa si deve concentrare maggiormente Stroppa in questa settimana di lavoro?

"Come ho già detto, a mio avviso Stroppa deve lavorare soprattutto sulla "testa" dei giocatori, almeno in questi giorni. Poi verranno le questioni tecniche, io darei più spazio a Mancuso che ha tante qualità ma ha bisogno di fiducia per poter esprimersi al meglio".

Non centrare la Serie A sarebbe il più grande fallimento della storia?

"Purtroppo di fallimenti (non solo sportivi, ahimè!) il Monza nella propria storia ne ha patiti parecchi.   Non raggiungere la serie A quest'anno potrebbe avere ripercussioni psicologiche sulla tifoseria, che ci credeva tantissimo. Da tempo immemore lo stadio non si riempiva in quel modo, e 2.500 tifosi a Perugia in un giorno feriale e per giunta di sera, sono la dimostrazione che il tifo biancorosso sta crescendo in modo esponenziale. Ecco, il mio timore è che un'eventuale promozione mancata possa interrompere bruscamente questa fase di crescita".

Sezione: Focus / Data: Gio 12 maggio 2022 alle 15:40
Autore: Stefano Pontoni
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