Giorgio Perinetti, nuovo ds del Brescia di Massimo Cellino, in un'intervista a Mediagol racconta le ambizioni del suo Brescia e le forze in campo in serie B. “La mia nuova esperienza professionale a Brescia? L’obiettivo è quello di risalire in Serie A dopo la retrocessione della scorsa stagione, anche noi però ci ritroviamo quest’anno in una situazione non troppo facile, essendo scese in cadetteria anche società del calibro di Spal e Lecce. Due compagini che hanno mantenuto i rispettivi organici e si sono addirittura rinforzate, i salentini hanno inoltre aggiunto l’esperienza di un dirigente eccellente quale Pantaleo Corvino e tenuto in rosa giocatori molto importanti. I giallorossi hanno definito solo una cessione importante ossia Petriccione e convinto a restare gente come Falco e Mancosu, attaccanti di livello di un reparto integrato con un centravanti prolifico come Coda. Il presidente Cellino ha voluto fare un grande sforzo non cedendo nessuno, eccezion fatta per l’operazione Sandro Tonali che era inevitabile, da considerare che ha rifiutato offerte importanti per altri gioielli in organico (Torregrossa, Sabelli e Donnarumma) perché vuole riconquistare la A. Q

uesto ci permette di avere delle chance nonostante anche noi abbiamo un’avversaria ostica come il Monza che è stata costruita per vincere senza alcun problema di budget. Sono arrivati in Brianza giocatori del calibro di Boateng e un terzino brasiliano che è costato ben 6 milioni, è chiaro che sarà un campionato di B molto competitivo in cui nutrono ambizioni di vertice anche le deluse della scorsa stagione, Empoli e Frosinone. Noi abbiamo più o meno la squadra che due anni fa ha trionfato in B, però senza Tonali e purtroppo con l’infortunio di Cistana, talento che è stato anche convocato da Roberto Mancini in Nazionale proprio quando l’Italia giocò a Palermo".

Sezione: Focus / Data: Sab 10 ottobre 2020 alle 15:21
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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