Un colpo ad effetto per accendere l'entusiasmo dei tifosi e per far capire agli avversari che le intenzioni del Monza sono bellicose. L'arrivo della pedina croata fortemente voluta da Galliani per alzare l'asticella nel reparto avanzato dopo l'acquisto del danese Christian Gytkiaer e la conferma del portoghese Dany Mota Carvalho, si è materializzato dopo un corteggiamento asfissiante: il croato Mirko Maric è il nuovo bomber biancorosso, battuta la concorrenza serrata dei Rangers Glasgow di Steven Gerrard e del Mainz che fino all'ultimo non hanno mollato la presa dopo un mese di colloqui e trattative. All'Osijek, club in cui è esploso totalizzando 44 reti in 91 presenze, vanno 4,5 milioni di euro più bonus. Nato a Mostar, in Bosnia Erzegovina, il 16 maggio 1995, sceglie sin da ragazzino il doppio passaporto, bosniaco e croato, che gli permette di decidere con quale nazionale giocare: dopo 18 presenze e 4 gol con la casacca bosniaca, nel 2015 opta per la Croazia, con cui scende in campo con l'Under 21 e con la Nazionale maggiore. Classica prima punta, 1,88 cm per 80 kg, la struttura fisica imponente non gli preclude la rapidità e la destrezza ad attaccare la profondità; è padrone dell'area di rigore e lesto a concludere verso la porta con il sinistro chirurgico che ha trascinato l'Osijek al terzo posto del campionato croato con 19 reti e 6 assist vincendo la classifica di capocannoniere. Vuole incrementare l'utilizzo del piede debole, abbina forza fisica alla notevole freddezza sotto porta, in cui ha dimostrato di essere implacabile diventando il fattore determinante grazie al costante rendimento positivo e la buona regolarità nella battuta a rete, oltre all'ottimo senso della posizione che gli permette di capire in anticipo il movimento del pallone per la conclusione in porta.

Sa smarcarsi con astuzia dalla pressione dei difensori, calcia i rigori, copre la palla utilizzando la forza fisica ed ama decentrare la propria posizione con il movimento a mezza luna aprendo gli spazi centrali ai centrocampisti offensivi pronti ad assisterlo nella finalizzazione della manovra. Adesso è pronto a mettere in continua apprensione le difese della Serie B a suon di gol e giocate di spessore certificando le ottime capacità realizzative. All'arrivo in Italia con un volo privato da Zagabria messo a disposizione da patron Berlusconi, s'è fatto interprete del miglior umore dispensando ottimismo e fiducia: "Andremo in Serie A", ha detto appena atterrato a Linate. La grande occasione della sua carriera è arrivata, la voglia di mettere l'intero repertorio tecnico al servizio della squadra di Brocchi è tanta, la motivazione è a mille, ora vuole solo trovare la formula giusta per imporsi anche in Italia segnando a raffica per premiare le intuizioni di Galliani ed aprire le porte della massima serie ai biancorossi per la prima volta dopo 108 anni di storia. Prendersi il presente ipotecando il futuro: il puntero dei Balcani con il gol nel sangue è pronto a mettere tutti d’accordo. 

Sezione: Focus / Data: Ven 07 agosto 2020 alle 17:00
Autore: Niccolò Anfosso / Twitter: @Nicanfo2000
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