Tre sconfitte nelle prime tre giornate, e il calendario non aiuta di certo il Monza: i biancorossi sono attesi dalla trasferta dell'Olimpico contro la Roma. Il tecnico Giovanni Stroppa presenta in conferenza stampa il match di domani sera contro i giallorossi.

Come arriva fisicamente e psicologicamente la squadra al match contro la Roma? Ci sarà qualche recupero?

"Rispetto alla gara con l'Udinese un paio di ragazzi sono recuperati. La squadra deve continuare sulla falsa riga delle gare precedenti. Dovremo essere bravi a non concedere errori banali: sappiamo che squadra affrontiamo, la loro forza, sicuramente ci vorrà più attenzione".

Quale aspetto della Roma spaventa di più? Le sarebbe piaciuto allenare Dybala a Roma?

"I giocatori forti sarebbe bello allenarli sempre. La forza della Roma è la qualità, la gamba che hanno, le caratteristiche delle grandi squadre, oltre ad abilità tecniche hanno capacità individuali nelle scelte straordinarie, hanno un motore che va oltre la base della categoria: è una squadra fortissima".

Possiamo aspettarci Pessina titolare domani? Come vede gli scontri diretti che avrete più avanti, spesso in trasferta?

"Pensiamo a questa partita, ci può dare la possibilità di muovere la classifica. Secondo me la squadra meritava molto di più rispetto al niente che abbiamo portato a casa contro l'Udinese".

Che Roma si aspetta dopo la partita contro la Juventus? Il dualismo Di Gregorio-Cragno?

"Non voglio rispondere alla stessa maniera, se e quando cambierò lo vedrete sul campo. Per quanto riguarda la partita di domani faccio il solito discorso: sarà difficile, la Roma è una squadra abituata a giocare due volte a settimana. Non so se ci saranno dei cambi, ma saranno sicuramente competitivi. Ci dobbiamo aspettare di tutto".

C'è un piano per contrastare la Roma sui calci piazzati?

"Aspetto che abbiamo visto e e preparato, cercando di trovare delle contromisure poi ci sono i centimetri, i chili: è la squadra più forte sulle palle inattive. Abbiamo lavorato, vediamo che succederà".

Cosa pensa di Mouirnho?

"Fino a oggi lo guardavamo in televisione, è qualcosa di bello e strano vederlo nel nostro campionato, dà un valore in più, sta facendo qualcosa di straordinario, a Roma non è facile allenare. Solo uno come lui poteva dare quell'equilibrio dentro e fuori dal campo portando a casa dei risultati, ci è riuscito già il primo anno e mi sembra quest'anno sia ancora meglio".

Quale sarà l'approccio contro la Roma?

"Questo non lo so, dovremo vedere il campo. La Roma mi sembra fisica, tecnica, strategica, ha tutte le componenti della grande squadra come il Napoli. L'esempio di approccio deve essere quello visto contro Torino e Udinese in casa. Non dovremo regalare palla banalmente e cercare di fare male quando ci sarà l'occasione. La partita contro l'Udinese ha fatto vedere che attacchiamo bene la porta, poi bisogna migliorare certi aspetti. Lavoriamo per arrivare lì, poi contano anche abilità e fortuna. Sarei preoccupato se non arrivassimo al limite dell'area, quello dà fastidio a un allenatore".

Quart'ultimo giorno di mercato: cosa si aspetta?

"Ho cercato di completare la rosa, secondo me in questo momento non è completa, paghiamo lo scotto dei nuovi che non sono nella condizione migliore. Con qualche aggiustamento questa squadra diventa ancora più competitiva di quello che già è".

C'è il rischio che qualche giocatore somatizzi le difficoltà del momento?

"Questo si può pagare soprattutto nei giocatori con meno esperienza, è un aspetto da tenere in conto. Non è semplice, a volte diventa una necessità farli giocare con continuità, non ci sono altre scelte".

Come si può sopperire alle difficoltà del momento?

"Sappiamo quali potrebbero essere le difficoltà, poi il momento topico della partita fa la differenza. Le cose si allenano durante la settimana, ma poi la differenza la fa l'attenzione del giocatore nell'avere la personalità di imporsi. Non bisogna addormentarsi nei momenti di stanca, non possiamo permetterci nessuna disattenzione. L'anno scorso era un'altra categoria, quest'anno ti puniscono al primo errore".

Come sta la squadra a livello psicologico? Più difficile portare il Monza in Serie A o salvarlo?

"Questo non lo so, lo dirò a fine anno. Le 3 sconfitte consecutive non pesano, pensare a quello che abbiamo sbagliato e portare in casa negatività non ha senso. Stiamo costruendo un'identità, un'idea, e dobbiamo andare avanti, io per primo. Non nascondo le difficoltà, ci sono e sono oggettive, ma bisogna lavorare e credere in quello che si fa, a maggior ragione in questo periodo. Contano i risultati, magaro con qualche punto in più avremmo la mente più sgombra, ma bisogna fare in modo che questa serenità debba esserci".

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Sezione: Primo Piano / Data: Lun 29 agosto 2022 alle 13:25
Autore: Fabio Alampi
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