E' partito in sordina, facendosi pian piano strada fra le fila brianzole, il ragazzo proveniate dal vivaio di Appiano Gentile. Una volta messo un campo, è stato impossibile toglierlo, caparbio, determinato e instancabile, lui è il 19enne Lorenzo Pirola ed ha parlato attraverso i microfoni di QS Quotidiano Sportivo.

"Al mio esordio con l'Inter, quante emozioni. Sono interista da quando sono bambino, riuscire a esordire con la squadra che ho sempre tifato è stato un piccolo sogno realizzato. Ricordo ancora cosa disse Conte, mi diceva di star tranquillo e di tenermi pronto già nei giorni precedenti".

Ora c'è una Serie A da conquistare col Monza, ma cosa c'è che non va in quest'ultimo periodo?
"Un periodo no capita a tutti nella stagione, avevamo fatto bene fino a quel momento poi ci siamo un po’ persi. La vittoria contro la Cremonese ci dà spinta e fiducia, ora vogliamo vincerle tutte".

Ci credete ancora?
"Assolutamente sì. Ci abbiamo sempre creduto, nel bene e nelle difficoltà. Conosciamo il nostro potenziale, siamo ancora in piena corsa per la promozione diretta".

Tu sei tra i più giovani della categoria…
"Ero il più giovane ad Appiano e sono il più giovane anche a Monza, ma qui sono migliorato sotto tutti i punti di vista: giocare con i “grandi” aiuta tanto".

Da quando Brocchi ti ha meso in campo col Chievo, non sei uscito quasi mai...
"Ringrazio il mister che mi ha sempre dato fiducia tenendomi in considerazione e spronandomi. Era normale non trovare spazio, sapevo di essere il più giovane in una grande rosa. Ho lavorato sodo  e tanto aspettando il mio momento, ora ho 10 presenze. Sono molto contento".

Il fatto che tu abbia giocato così tanto ti ha portato all’Europeo U21. Una grande chance.
"Sì, è stata una chiamata inaspettata sinceramente. Significa che sto lavorando bene perché arrivare nell’Under così giovane in un Europeo è qualcosa di veramente importante. La qualificazione è la ciliegina sulla torta".

Tra i compagni chi ti dà più consigli?
"Bellusci, che è mio compagno di reparto. Ha molta esperienza, mi aiuta molto ma non è il solo: il nostro è uno spogliatoio importante, con anche Boateng e Balotelli che danno anche un motivo in più per fare bene a partire dall'allenamento".

Ma è vero che a gennaio Galliani ha bloccato la tua cessione?
"Sì. Avevo richieste da altri club, qui ancora non giocavo ma il dott. Galliani mi ha sempre detto che restare qui sarebbe stata la scelta migliore, e aveva ragione".

È stato lui a trascinarti al Monza in estate. Raccontaci come è andata?
"Io ero in uscita dall'Inter su consiglio di Conte ed il Monza è una realtà competitiva e con obiettivi importanti. Mi sono messo in gioco, ci ho provato consapevole che per un giovane come me non sarebbe stato facile. Una chiamata può solo far piacere".

Di Berlusconi cosa ci dice?
"Ci segue sempre e sa tutto di noi. Questo è un ulteriore stimolo per raggiungere i nostri obiettivi. È il nostro primo tifoso, è venuto a trovarci più di una volta ed è emozionante ascoltare i suoi discorsi".

Conte non è solito a esporsi così nei confronti di un giovane. Con te lo ha fatto.
"Ho avuto un ottimo rapporto con lui. Mi ha trattato sempre come uno del gruppo, a me piace lavorare e questa considerazione mi ha fatto piacere. Quest’anno non l’ho sentito".

Ti piacerebbe tornare per restare, alla Bastoni?
"Non so cosa succederà. Ora è troppo importante questo ultimo mese, poi anche l’Europeo e penso a fare il meglio possibile. Poi si vedrà…".

E dicci, come si marca Lukaku?
"Credimi: non lo so. Facevo ovviamente fatica anche io, come tutti. È imprendibile".

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 24 aprile 2021 alle 10:20
Autore: Emanuele Dell'Anna
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