Adriano Galliani ha fatto un bilancio su questa prima parte di stagione a La Gazzetta dello Sport: "Siamo contenti e soddisfatti di quanto fatto finora, dei punti fatti e di come stiamo giocando. Un percorso straordinario finora. Però non mi fate andare oltre, non leggo il futuro. E poi mancano 26 partite alla fine della stagione. Sì, 26: le 21 di campionato e le 5 di Coppa Italia. Abbiamo la Juventus giovedì prossimo, negli ottavi, vero. Ma come diceva mia nonna Dina, non si può mai sapere. Quando abbiamo rilevato la squadra lo stadio era inagibile e che il centro sportivo aveva bisogno di una profonda ristrutturazione. Ho riempito il centro sportivo di frasi motivazionali, una su tutte: “Abbiamo impiegato 110 anni per andare in Serie A, non possiamo impiegare 12 mesi per tornare in Serie B”. Li martello, perché il calcio è anche questo. Come dice Berlusconi “misteri gaudiosi e misteri dolorosi". Il Duomo, invece, rappresenta congiunzione tra il Monza e mia madre Annamaria mancata nel 1959. Da bambino andavo a messa a mezzogiorno, poi pranzavamo e mi portava allo stadio con mia sorella Rita al San Gregorio a vedere il Monza. Per questo darei la vita per questa società".

L'amministratore delegato, poi, ci ha tenuto a ringraziare la proprietà per gli investimenti fatti in questi anni: "Grazie a Berlusconi, io per primo sono un privilegiato, deve ringraziarlo per tutto questo. E non solo per i giocatori acquistati, ma per gli investimenti nelle infrastrutture. Con oltre 25 milioni di euro abbiamo uno stadio bellissimo e il centro sportivo che ospita tutte le nostre 16 squadre, dalle giovanili fino alla prima. Era un’impresa ardua, Berlusconi l’ha resa possibile. Unici in Italia".

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 12 gennaio 2023 alle 09:29
Autore: Stefano Pontoni
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