Alxandre Pato non dimentica i suoi anni più belli, quelli vissuti in Italia. L'arrivo al Milan, i primi gol in Serie A, il successo. L'attaccante brasiliano ha parlato del suo rapporto con Silvio Berlusconi: "Chiaramente sapevamo tutti chi era il proprietario del club. Un giorno mi chiama Silvio Berlusconi. Era un grande Presidente, raccontava sempre barzellette. Io uscivo con sua figlia Barbara. Io dribblavo tanto sulla fascia, superavo chiunque. Silvio mi disse: Perché dribbli verso l’esterno?” Voleva che giocassi più al centro. Presto Ancellotti e Leonardo iniziarono a dirmi lo stesso. È così che ho segnato quel gol al Camp Nou. Ero al centro, ho visto uno spazio e l’ho attaccato di corsa. Quando Valdés è uscito pensai, che faccio? Dribbling? Pallonetto? Ho provato a calciare alla sua sinistra, ma la palla gli è finita tra le gambe. Wow. La fortuna è cieca".

Sul suo futuro invece ha dichiarato: "La mia carriera sarebbe potuta andare sicurametne essere diversa. Ma è facile guardare indietro e dire cosa avrei dovuto fare. Quando sei lì certe cose non riesci a vederle. Quindi nessun rimpianto. Guardo il lato positivo. Sono in forma. Mentalmente sto alla grande. Amo ancora il calcio. Perché dovrei essere arrabbiato? Abbiamo solo una vita in questo mondo. Credo ancora che posso andare i Mondiali.

Sezione: News / Data: Mar 31 maggio 2022 alle 19:37
Autore: Stefano Pontoni
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