La Gazzetta dello Sport oggi intervista diversi personaggi tra allenatori, giocatori, manager per conoscere il loro giudizio sulla volata A. Ecco il loro parere.

Di Carlo: "Cremonese e Lecce, visto il calendario, potranno fare più punti di tutti, con 5 vittorie, quindi a 74-75 possono arrivare. Le altre possono farne meno per gli scontri diretti. Il Pisa ha il calendario più difficile ma il suo campionato inizia adesso: all’andata gli scontri diretti li ha vinti tutti".

Bonato: "Incide molto il calendario, attorno al quale ruotano la condizione fisica e l’approccio dopo la sosta. A livello mentale pesa la leggerezza della Cremonese, che è andata oltre alle aspettative ed è più libera di testa, contro la pesantezza di altre come Monza e Brescia che avevamo l’obbligo di vincere, come anche il Benevento. Il Lecce è partito più da outsider, però adesso è in corsa. Altra cosa: le prime 6 hanno allenatori che hanno già vinto, quindi tutti sanno come si fa. Cremonese e Lecce hanno il calendario migliore, poi Brescia e Benevento che però devono recuperare. E’ più dura per Pisa e Monza, mentre il Frosinone deve fare l’en plein. Si può pensare a un secondo posto a 72-73 punti, sapendo che solo la Cremonese si può staccare, soprattutto se sfrutta le prime due in casa".

Soddimo: "La Cremonese è più serena, il Pisa ha un pubblico che incide di più, il Monza ha più pressioni. Benevento, Brescia e Lecce sono quelle più preparate a questa volata, ma attenzione al ritorno del Frosinone. Poi occhio agli scontri diretti. Ma se non hai la testa giusta è un problema. Pisa e Cremonese non hanno mai avuto cali e quindi sono quelle destinate a tenere fino in fondo, per il loro equilibrio. Le altre hanno avuto più alti e bassi".

Budel: " Gli scontri diretti sono fondamentali, chi ne ha meno può essere avvantaggiato, ma attenzione: le squadre che hanno altri obiettivi, per esempio la salvezza, non saranno pure battibili facilmente. Prima di tutto però conta l’esperienza, bisogna essere abituati a giocare questo tipo di partite. E poi la condizione fisica, perché se non hai le gambe l’esperienza conta fino a un certo punto. Infine il pubblico: chi gioca in casa le partite decisive ed è accompagnato dall’entusiasmo è favorito, vedi il Pisa, o il Lecce, ma anche il Brescia".

Sezione: News / Data: Mer 30 marzo 2022 alle 10:20
Autore: Redazione Tuttomonza
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