Il ritiro coi grandi, i segreti da rubare ai più esperti, la trasferta inglese al Goodison Park di Liverpool: estate magica per Andrea Mazza, giovane portiere del Monza che è stato aggregato dalla società al gruppo di mister Palladino.

TuttoMonza ha raccolto la testimonianza del padre Marco, che ci ha raccontato le emozioni.

Presentaci tuo figlio: che tipo di ragazzo è Andrea?

“È un ragazzo normalissimo, come tanti altri ragazzi della sua età, onesto, sincero, tenace, molto inquadrato”.

Come è nata la passione per il calcio?

“È nata da bambino quando frequentava l'oratorio, da quel momento è sempre stato un crescendo di voglia di giocare al calcio. I primi passi li ha fatti nel Lombardia 1”.

Come mai il ruolo di portiere ? Scelta o episodio particolare?

“All'inizio, come penso per ogni bambino, la voglia era quella di fare gol ma non era proprio il suo mestiere. Da quel momento ha scoperto che era bravo in porta e pian pianino, grazie anche agli allenatori che ha avuto, è cresciuto qualitativamente e fisicamente”.

Che emozioni ha suscitato in voi il ritiro di Ponte di Legno con i grandi?

“Una grande emozione e un senso di contentezza e in quel momento vivi in pochi istanti tutto i momenti di crescita calcistica di Andrea”.

Che futuro vi immaginate per vostro figlio?

“Speriamo che possa diventare, dopo tutti i sacrifici fatti da noi genitori e, soprattutto da lui, un buon portiere, perché no, professionista. Sarebbe il suo e nostro sogno”.

Come concilia studio e sport ? Quanto è importante l’istruzione prima del calcio ?

“Moltissimo, lo studio è fondamentale, non va mai dimenticato. Riesce a fatica a conciliare, ma non molla mai”.

Sezione: Esclusive / Data: Gio 03 agosto 2023 alle 08:41
Autore: Roberto Sabatino
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