Giovanni Stroppa, tecnico del Monza, ha presentato in conferenza stampa la sifda di domani sera contro il Lecce. Presente anche TuttoMonza.

Come ci si allena dopo il successo di settimana scorsa?
"Come sempre. Chiaramente dopo una vittoria il lavoro è facilitato".

Bicchiere mezzo pieno: perchè considerarlo tale?
"Ci sono tante possibilità di migliorare. La squadra è lontana nella sua completezza, nel recupero degli acciaccati. Ci sono cose positive e cose meno positive. C'è da lavorare e fare risultati, che è la cosa principale. Le prestazioni ci sono e miglioreranno ancora, ma nel mezzo c'è l'aspetto fondamentale dei punti. Con il Pordenone questa cosa poteva essere un macigno, la squadra ha continuato a lavorare e ha meritato ampiamente la vittoria. Portiamo a casa questo bicchiere mezzo pieno perchè la positività dei punti ci fa lavorare bene".

Quanto è stata importante la profondità della rosa?
"Sì. Di contro dico che li vorrei tutti in condizione. Purtroppo dall'inizio qualcuno non c'è stato, e tutte queste assenze non hanno permesso alla squadra di crescere, anche in chi magari è più acerbo. Ma lo vediamo in tutte le squadre: 5 cambi possono stravolgere la partita".

Due giocatori decisivi domenica sono stati Machin e Sampirisi. Segnale di compattezza del gruppo?
"Il Monza ha una rosa importante. Credo di non inventarmi niente, cerco di far giocare la squadra più pronta. In questo momento è difficile fare la formazione, molti sono fuori condizione, 3 partite ravvicinate sono state pesanti per noi, soprattutto nel cuore della nostra squadra. Le due punte, Dany e Ciurria, e i centrocampisti, Barberis, Mazzitelli e Valoti, per mesi, non hanno fatto allenamenti. Bisogna tener conto di questo aspetto. Dico che la squadra deve essere competitiva, ai rgazzi continuo a dire che c'è bisogno di tutti: le gare si vincono con i cambi".


Come si ferma l'attacco del Lecce che ha giocatori come Coda e Di Mariano?
"Non tralascerei altri elementi, non faccio nomi. Hanno preso degli stranieri, giovani, molto importanti, e non è facile prenderli e averli subito pronti. Ci sono elementi di personalità, di qualità tecnica, di gamba, allenata benissimo, Baroni ha dato un'identità precisa. Di Mariano e Coda sono determinanti in questa categoria: il primo l'ha fatto a Venezia, il secondo ogni anno continua ad avere numeri importanti".

D'Alessandro può dare il meglio di sè da quinto? Quanto può dare Machin?
"Penso che D'Alessandro possa giocare in più ruoli. Deve migliorare la condizione fisica. Nel primo tempo poteva fare di più, ha fatto ammonire il terzino avversario, e poteva incidere ancora di più. Penso che faccia meglio a sinistra, ma lì abbiamo Carlos Augusto. Marco può giocare vicino alla punta, può giocare in un altro sistema di gioco, da esterno offensivo su entrambe le fasce. È un giocatore che, quando avrà una condizione migliore, verrà sicuramente impiegato con più continuità. Per quanto riguarda Machin: era lontano anni luce da quella che poteva essere la mia considerazione nei suoi confronti per come si è presentato in ritiro. L'avevo cercato in passato, lo stimo tantissimo, negli ultimi anni si stava perdendo, ma parlando chiaramente forse abbiamo trovato la chiave: si è rimboccato le maniche, in allenamento è uno spettacolo, è dimagrito, lavoro benissimo. Gli si è data una possibilità e l'ha sfruttata. Come altri deve migliorare, ma è un giocatore ritrovato, è un valore per la società".

Il Lecce arriva da tre successi consecutivi. Può essere uno stimolo in più per avere un alto livello di concentrazione?
"Il Lecce lo metto sullo stesso livello della trasferta di Pisa: è in salute, crede in quello che fa, è in pieno entusiasmo, è l'avversario più difficile in questo momento. Li conosciamo bene. Ai miei calciatori ho detto che dobbiamo migliorare l'aspetto individuale, nella mentalità, nei corpi a corpo. Ci dobbiamo "sporcare" un po' di più per far uscire le nostre qualità individuali. Dobbiamo avere voglia di vincere i duelli. L'insieme può fare la differenza. Dobbiamo essere più presenti, più "liberi": a volte ho la sensazione che pensiamo troppo. Più coraggio, piùù spensieratezza:le qualità ci sono".

Come stanno gli infortunati?
"Dany e Valoti non saranno della partita, ci vuole qualche ora in più per recuperarli e giocando in anticipo non recuperano. Per il resto tutti a disposizione, a parte i soliti infortunati di lungo corso".

Si potrebbe vedere qualche cambiamento?
"Sono abbastaza integralista, a meno di emergenza o di ultimi minuti della partita quando si può cambiare. Dobbiamo lavorare assolutamente su un altro sistema di gioco. Questo comporta idee e un modo di stare in campo diverso, ma mantenendo la nostra voglia di attaccare e essere propositivi. Ci vuole del tempo, non so se avverrà subito, se avverrà strada facendo o a partita in corso. Questa possibilità me la devono dare i giocatori. Non mi piace cambiare tanto per cambiare, se succede è perchè avremo provato più volte qualcosa di diverso. Non mi piace improvvisare".

Coda ha detto "Monza costruito per vincere": cosa risponde?
"Dico che il campo sta dicendo un'altra cosa: siamo in piena costruzione, ma la squadra c'è e ci crede. Bisogna assolutamente credere in quello che stiamo facendo e andare avanti a testa bassa. Abbiao visto che il percorso è più difficile di quello che magari potevamo pensare. Siamo molto competitivi".
Sezione: Primo Piano / Data: Gio 30 settembre 2021 alle 12:35
Autore: Redazione Tuttomonza
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