Lunga intervista alla Gazzetta dello Sport per Adriano Galliani, che dopo la storica promozione in A del Monza si racconta così: "Abbiamo sfatato la maledizione del film di Renato Pozzetto. Lui l'ho visto qualche tempo fa a una cena, gli ho chiesto un video per smentirsi, non l’ha fatto e così l’abbiamo smentito noi.  Avevamo sfiorato la Serie A cinque volte, l’anno scorso l’abbiamo persa di un soffio in campionato e ai playoff con il Cittadella. Poi quest’anno c’è stata Perugia. Sì, il dubbio mi è venuto ancora, ma fortunatamente la squadra ha reagito alla grande. Contro il Pisa è stata una finale epica, vista l’alternanza del risultato. Pensate: non ho visto il gol del 3-2 (quello di Mastinu al 90’ che ha portato la sfida ai supplementari, ndr) perché ero sceso negli spogliatoi: pensavo di festeggiare, invece ho sentito il boato, mi sono demoralizzato. E sono risalito.

Nel ritorno sull’aereo ho detto al presidente che ora in A sarà durissima: ci sono 13-14 squadre già salve prima di cominciare. Dobbiamo pensare alla salvezza e ci sono 6-7 squadre con le quali giocarcela, quindi abbiamo il 50% di possibilità di farcela. Perciò serve una squadra fortissima. Il presidente ha parlato di Champions? Se me lo conferma, lavoreremo così. Berlusconi mi ha dato una grande gioia: credo di essere l’unico ceo d’Europa che ha vinto tutti i campionati, dalla C al Mondiale per club. Il mio amico Florentino Perez non lo vedo a vincere la C o la B...

Su oltre 300 messaggi di complimenti, almeno 60-70 erano di procuratori che sperano di fare affari con noi. Uno inaspettato è arrivato da un vecchio avversario come Butragueno. Ibrahimovic al Monza? Ibra deve guarire al ginocchio, poi si vedrà. Noi comunque, avendo il Milan nel cuore, mai faremmo un tentativo con Ibra senza avere il loro ok. Stroppa? Non si discute, sarebbe rimasto con noi anche se non fossimo stati promossi. Lo apprezzo, fa giocare bene al calcio, come ho detto a Berlusconi quando mi ha chiesto perchè ho scelto lui".

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 31 maggio 2022 alle 10:47
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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