Lorenzo Marronaro, ex attaccante del Monza a cavallo tra l'82 e l'84 e del Bologna club, ha parlato ai microfoni della pagina Monza Gol della prossima sfida tra biancorossi e felsinei: "Sono due buone squadre, hanno degli elementi interessanti. Direi che sono più o meno dello stesso livello. Mi viene in mente un Bologna-Monza, nell’83 all’ultima giornata, dove io segnai 2 gol. Finì 2-2, e il Bologna retrocesse in C. Mi auguro finisca anche questa 2-2 ma senza che nessuna retroceda. Mi ricordo anche un aneddoto con Galliani che l’anno dopo mi aveva venduto al Bologna ma poi, durante l’estate, mi invitò nella sua villa a Forte dei Marmi e ad un certo punto mi disse ’Dai, non andare al Bologna’. Io rimasi stupito, anche perchè mi aveva venduto lui, mica avevo voluto andarmene io. Si era un po' pentito".

Il classe 1961 ha poi ricordato i suoi anni in Brianza: "Molto belli. Ero giovane, praticamente all’inizio della mia carriera. Avevo fatto tutte le giovanili nella Lazio, poi qualche mese a Forlì, ma Monza era il mio primo vero anno in trasferta. Mi ero trovato bene, sia come ambiente, che come compagni, e anche con gli allenatori, prima Mazzetti e poi Magni. A quei tempi i rapporti erano molto diversi. Gli allenatori erano dei papà, e al di là degli aspetti professionali c’era spazio anche per quelli umani. Poi, non dimentichiamo che nella società c’erano due super dirigenti come Galliani e Braida, con i quali ho degli ottimi rapporti ancora adesso. Ci ho anche collaborato, nella mia attività di procuratore che svolgo ancora. Parlando di risultati, abbiamo avuto delle belle soddisfazioni, soprattutto il primo anno quando da ultimi che eravamo abbiamo recuperato e siamo arrivati settimi. Io credo di aver fatto il mio dovere, visto che in due anni ho segnato 18 gol. Il gol che ricordo con più piacere? Me lo ha ricordato proprio recentemente Galliani quando ci siamo incontrati. Lui ha una memoria di ferro, si ricorda proprio di tutto. Un gol che segnai in una trasferta a Bari nel Maggio ‘83, dove eravamo arrivati quasi senza speranze".

In chiusura un commento sul rendimento della squadra: "Ha già fatto dei passi da gigante con Palladino. Non me lo sarei aspettato che un allenatore della Primavera potesse avere un impatto così forte su una squadra di Serie A. È comunque una squadra costruita bene, con giocatori validi, e anche di esperienza tipo Sensi, Pessina, Petagna e talenti come Rovella. Deve costruirsi un’esperienza come squadra, non tanto come singoli, deve trovare un’amalgama per evitare quelle indecisioni che ogni tanto ancora si vedono.”

Sezione: Ex Biancorossi / Data: Mar 25 ottobre 2022 alle 16:16
Autore: Redazione Tuttomonza
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