L’ex biancorosso Luca Caldirola, ora impegnato in D con la Folgore Caratese, ha rilasciato un’intervista a TuttoAtalanta.com circa la nuova guida tecnica della squadra bergamasca. Parla del mister Raffaele Palladino confermando ancora l’ottimo legame col suo ex allenatore al Monza, capace di entrare nella testa dei giocatori, di creare gruppo e di valorizzare tutti, anche chi gioca meno.

Sulle prime gare di mister Palladino:Le primissime giornate di campionato era stato esonerato Mr Stroppa e la società aveva affidato la prima squadra a Palladino, che già allenava la primavera. Il Monza reagì subito vincendo la prima contro la Juventus. Anche se titubanti eravamo una squadra che si doveva salvare e aveva messo in Prima Squadra un allenatore che era alle prime armi. Non era facile e invece lui ha letto perfettamente la situazione in cui ci trovavamo. Avendo smesso di comunicare da poco ed essendo ancora molto giovane, certe dinamiche le conosceva molto bene: era un giocatore passato da poco dall'altra parte; quindi, ha saputo entrare subito nella nostra testa e ha tirato fuori quello che ci era mancato nelle prime partite. È un allenatore molto preparato: nei due anni sotto la sua guida abbiamo fatto molto bene, sia la prima stagione, che quella successiva e lui ha spiccato il volo”.

Sul lavoro di Palladino: “Ho capito subito dai primi allenamenti, dal modo di allenare e dal modo di gestire la squadra che una sua grande qualità è quella di far sentire importanti tutti, soprattutto chi non gioca. Questo è importante ma non è solo facile e scontato in un gruppo. Sapeva tenere sempre tutti sul pezzo. Fin dai primi allenamenti abbiamo visto che era preparato e che aveva una grande voglia di arrivare. Sul campo era attento ai dettagli: ricordo che, quando scendevamo in campo, tutti noi sapevamo che cosa doveva fare in qualsiasi momento della partita. Anche questo non è facile ma è un qualcosa in più che ti aiuta, soprattutto quando incontri squadre e giocatori di un certo calibro ti senti più preparato spendo già esattamente cosa devi fare. Palladino è uno che parla molto con i giocatori: per quel che riguarda le situazioni di campo chiede sempre cosa ne pensi, se è meglio fare in un modo o in un altro e lascia spazio ai giocatori con le loro idee”.

Palladino e i giovani: “Nei confronti dei giovani è molto attento, anche perché lui ha iniziato proprio a lavorare con i giovani: penso, per esempio, alla primavera del Monza. Ha sempre avuto un occhio di riguardo per loro e all'Atalanta di giovani bravi ce ne sono diversi”.

Sul rapporto Palladino – Maldini: “Con Palladino, Daniel, aveva trovato continuità, minuti e autostima. Il lavoro del mister ha inciso tanto su Maldini: Il mister è uno che pretende molto però ti aiuta. Secondo me starebbe bene davanti con Lookman. Daniel è sicuramente un giocatore da cui ripartire”.

Sezione: Ex Biancorossi / Data: Mer 12 novembre 2025 alle 12:36
Autore: Christian Colombo
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